L'importanza di dormire bene è un principio ormai consolidato nelle menti di tutti.

Certo è che non è sempre facile attuarlo data la complessità della vita. Impegni, pensieri, stress lavorativo, problemi economici e sentimentali inducono ansia, agitazione e tutto questo naturalmente influisce sul nostro dormire sano. È indubbio che se si riesce a dormire bene si è più attivi, più positivi e quindi più efficienti.

Numerosi studi hanno spiegato come funziona a livello elettrico il nostro cervello attraverso l’utilizzo dell’elettroencefalogramma; quando ci troviamo a riposo, con la mente completamente rilassata e gli occhi chiusi, la componente più rilevante consiste di una serie regolare di onde, le quali costituiscono il nostro “ritmo alfa”.

Quando abbiamo un problema o uno stimolo, anche inconscio, abbiamo un blocco di questo ritmo alfa. La nostra testa si mette in stato di allerta.

Abbiamo due tipologie di sonno : REM, da rapid eye movement, letteralmente sonno con rapidi movimenti oculari ; NON-REM, sonno a onde lente.

Nel sonno REM, quindi, in buona sostanza, stiamo sognando mentre nel sonno non-REM stiamo dormendo profondamente.

Caratteristica fondamentale per poter promuovere questa situazione è senza ombra di dubbio la quiete. Il motore primario di questa quiete interiore è il nostro inconscio, quella parte di noi che non riusciamo a controllare ma solo a influenzare con i pensieri più profondi, che regola l'inconscio è il sistema nervoso autonomo.

Primariamente è quel sistema che regola le nostre funzioni vitali, come ad esempio il cuore, il respiro o la peristalsi intestinale, e non è soggetto a controllo volontario e per ciò si definisce“autonomo” . E' il responsabile dell’innervazione degli organi, visceri, vasi sanguigni e linfatici.

Questo poi si divide in due parti:

• Una parte attiva che si chiama simpatico e che lo possiamo definire come il nervo del giorno, quello che ci tiene svegli, che ci fa compiere un’azione, che ci eccita;
• Una parte più passiva o meglio di quiete che si chiama parasimpatico e che definiamo il nervo del riposo, della notte, del rallentamento dei battiti del cuore ecc ecc.

Queste due parti sono naturalmente antagoniste ma quella che ci può' aiutare e va quindi stimolata con il massaggio è quella parasimpatica.

A livello anatomico, questa parte, la troviamo nella scatola cranica quindi nel cervello e nel bacino all’altezza dell’osso sacro; da questi principi prende spunto anche quella branca dell’osteopatia che si chiama cranio-sacrale.

Quindi esiste un massaggio che possa conciliare il sonno? Be in base a questi principi quello che agisce sulla nostra testa e naturalmente fatto da un professionista. Non sul viso in quanto abbiamo troppe terminazioni nervose li che potrebbero indurre stimoli e quindi risveglio.

Anche massaggiarci il cuoio capelluto può crearci rilassatezza e quindi indurci al sonno. Basta pensare quando andiamo dalla parrucchiera e ci facciamo fare lo shampoo quanto benessere e sensazione di quiete ne traiamo.