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18 Aprile 2023diversi sono i disturbi del sonno...
Jet-lag: si verifica quando si attraversano diversi fusi orari, per esempio con un viaggio in aereo, e il ritmo circadiano non trova più corrispondenza con i naturali orari dell’alba e del tramonto, nonché di tutte le attività umane ad essi correlate. Si è stanchi e disorientati finché il nostro corpo e la nostra mente non si sincronizzano con il nuovo orario. Un rimedio comune per questo problema è l’assunzione di melatonina.
Orari irregolari: stili di vita sbagliati o lavoro su turni alterano l’orologio biologico quanto il jetlag, con conseguenze sull’andamento del sonno e sulla salute generale.
Sindrome delle gambe senza riposo: è una patologia che si manifesta con un formicolio alle gambe che si traduce nell’impossibilità di tenerle ferme. Le gambe, invece di essere rilassate prima di una bella dormita, sembrano in preda a un formicolio che si allevia solo muovendole, o addirittura alzandosi e camminando. Inutile dire che in queste condizioni il sonno (anche quello di chi condivide lo stesso letto…) non riesce a prendere il via, e quindi si manifesta l’insonnia. Le cause di questo problema sono ancora oggetto di studio e si ravvisa una componente familiare.
Disturbo dei movimenti periodici degli arti: gli arti compiono movimenti ritmici e involontari, interrompendo il sonno.
Sonnambulismo: comune nei bambini, si tratta di un disturbo che si manifesta con attività motorie semplici e automatiche, delle quali l’individuo non si accorge. Difficile che un sonnambulo cammini fino a uscire di casa, molto più frequente che si sieda sul letto e compia gesti ripetitivi come lavarsi o vestirsi. Negli adulti il sonnambulismo si manifesta di solito in periodi di ansia e stress, oppure quando gli orari di sonno e veglia sono irregolari.
Russamento: è un disturbo così comune che molti vi si rassegnano, ma può essere legato a problemi anche gravi. Da un punto di vista anatomico è dovuta alla perdita di tono dei muscoli del palato molle, compresi quelli dell’ugola. Le complicanze possono essere stanchezza cronica, difficoltà a concentrarsi, sonnolenza e apnee ostruttive del sonno.
Apnee ostruttive del sonno: si hanno quando il russamento si interrompe e il soggetto sperimenta uno stato di apnea che dura qualche secondo; dopodiché si riprende a russare. Il sonno di chi soffre di questo disturbo è leggero e continuamente interrotto, perciò durante il giorno ci si sente assonnati e spossati. Ma i problemi non finiscono qui. Uno studio dell’Università della British Columbia del 2007 suggerisce che le persone che soffrono di apnee ostruttive del sonno, anche in modo lieve, hanno un rischio maggiore del normale di incorrere in gravi incidenti d’auto. Questo è connesso ai colpi di sonno e anche ai più lievi, ma più frequenti, deficit di attenzione. Un altro studio della Yale University School of Medicine ha invece evidenziato una correlazione fra l’apnea notturna e il rischio di sviluppare il diabete di tipo II: è possibile che questo avvenga perché i micro-risvegli notturni attivano una serie di risposte fisiologiche allo stress, fra cui il rilascio di cortisolo che induce nell’organismo la resistenza all’insulina.
Bruxismo: è il ritmico digrignamento dei denti durante il sonno, problema di cui di solito non si ha coscienza, ma del quale si è avvertiti dal partner o da chi dorme nelle vicinanze. Al risveglio ci si accorge solo di una sensazione dolorosa alle mascelle. Spesso è il dentista a rilevare il problema, dallo stato dei denti.
Incubi: si manifestano durante la fase REM e sono dei sogni angoscianti che interrompono bruscamente il sonno o comunque vengono ricordati il giorno dopo.
Terrori notturni: a differenza degli incubi, si manifestano nella fase di sonno profondo e quindi non vengono ricordati, ma ci si risveglia con una sensazione sgradevole.
Paralizzati nel sonno
Si chiama paralisi ipnagogica quel disturbo che si verifica quando ci addormentiamo o ci risvegliamo e che ci rende quasi paralizzati: funzionano il respiro e il movimento degli occhi ma non quello degli arti. Il tutto dura pochi secondi, durante i quali possono a volte manifestarsi delle allucinazioni tipiche: la presenza di un intruso nella stanza, una pressione sul petto oppure esperienze di levitazione e uscita dal proprio corpo.
Quando questo disturbo si manifesta in modo frequente e intenso, nei pazienti psichiatrici, è spesso scambiato dagli stessi come possessione diabolica, rapimento da parte degli alieni o esperienza mistica! In realtà non c’è nessun elemento soprannaturale: è il nostro cervello a governare questo fenomeno, con meccanismi non ancora noti. Alcuni studi hanno rilevato che sono le persone che soffrono di attacchi di panico a manifestare spesso episodi di paralisi ipnagogica. Ma c’è un’altra categoria di soggetti per i quali il disturbo è piuttosto frequente: gli studenti. La scienza è al lavoro per scoprire perché.
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