La Manutenzione dei nostri Piumini
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La mia casa è il mio regno.
E ci devo stare bene
La nostra casa è il nostro regno e se non lo è lo deve diventare. Deve essere un nido, un luogo dove tornare, stare bene e volentieri. Come ogni cosa preziosa va difesa, perché anche le case possono essere inquinate. Del resto, vivono, come noi, nel mondo; producono e subiscono inquinamento; fanno parte del nostro ecosistema e come tali vanno tutelate. Per averne cura non basta solamente pulirle, ma bisogna adottare dei comportamenti sani, proprio come si fa per la nostra salute.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha identificato addirittura una malattia delle case: la “sindrome dell’edificio malato”. La patologia, se così vogliamo chiamarla, è dovuta a un insieme di fattori, che vanno dal fumo di sigaretta, alla polvere, agli inquinanti biologici, insieme alle esalazioni nocive che giungono dall’esterno. Vivere in un edificio non sano si riflette anche sul benessere delle persone che ci abitano. Il 20% della popolazione combatte con allergie, irritazioni delle prime vie aeree e degli occhi, mal di testa, nausea, vertigini, eruzioni cutanee e irritabilità, proprio a causa dello stato delle proprie abitazioni.
Pensateci: come il nostro corpo reagisce immediatamente a un odore sgradevole o al fumo, lo stesso fa con gli acari della polvere, con una temperatura troppo alta o troppo bassa, a una luce troppo forte o troppo debole, o a dei rumori fastidiosi.
E che dire dell’aria all’interno delle case? Innanzitutto che non è la stessa di quella esterna e che, anche se non ci si pensa, risulta spesso più inquinata di quella esterna. La causa sta nel cosiddetto “effetto scatola chiusa”: chiudendo porte e finestre intrappoliamo all’interno aria viziata, vapori ed esalazioni chimiche a volte molto nocive. Non lo sappiamo e non ce ne rendiamo conto, ma è scientificamente provato che l’inquinamento all’interno delle mura domestiche è dalle 65 alle 200 volte superiore a quello esterno. Gli stessi materiali con cui è costruita la casa possono influire negativamente o positivamente sulla nostra salute.
Fare terrorismo psicologico non serve a nulla. Bisogna agire. Bastano pochi accorgimenti quotidiani per fare della nostra casa una fonte di benessere e non di stress per il nostro organismo.
1. Aerare la casa dieci minuti mattina e sera serve a cambiare completamente l’aria all’interno
delle nostre abitazioni, senza eccedere con aria fredda o umidità. Questo accorgimento, oltre a combattere il proliferare di funghi e muffe sulle pareti e ad aiutare a tenere lontani i cattivi odori, soprattutto in estate, aiuta a limitare l’eccesso tra le pareti domestiche dell’ozono, un inquinante
atmosferico con effetti irritanti sulle mucose delle vie respiratorie, che nei mesi estivi raggiunge concentrazioni elevate e può risultare particolarmente dannoso per bambini e anziani.
Una buona regola per dormire sonni tranquilli è anche quella di aerare per trenta secondi la camera da letto prima di andare a dormire. Si tratta di una pratica che favorisce il sonno.
2. Tenere una temperatura ed un’umidità ottimale in casa. Tra i 19-20° C in inverno e tra i 26-
28° C in estate, regolando l’umidità in modo che sia sempre tra il 40 e il 65%, a seconda della temperatura interna alla casa. In estate, inoltre, lo sbalzo di temperatura tra interno ed esterno della casa non dovrebbe superare i 5° C. Il corpo umano, infatti, soprattutto negli anziani e nei bambini, non riesce sempre a tollerare il passaggio repentino da una temperatura all’altra, favorendo l’abbassamento delle difese immunitarie. Seguire questa regola ha anche un beneficio collaterale piacevole sul nostro portafoglio: contiene i consumi in bolletta.
In camera da letto il termometro dovrebbe restare sempre tra i 15 e i 20° C per favorire il sonno, ma dovrebbe alzarsi di un paio di gradi prima dell’alba, dato che dopo aver dormito tutta la notte, la temperatura del nostro corpo tende a scendere prima del risveglio. Infine, non bisogna dormire accanto a fonti di calore: la distanza deve essere di almeno 60 cm.
Tenere sotto controllo temperatura ed umidità ci aiuta a stare meglio. Tutti noi sappiamo cosa significa avere freddo o caldo, soffrire gli effetti dell’afa o di un ambiente troppo secco, e a quali malesseri possiamo andare incontro se il clima in casa non è ideale. È facile sentirsi affaticati, affannati o infreddoliti. In generale, un tasso di umidità alto, oltre l’80%, ci crea problemi. In estate fa sembrare la temperatura più alta e il caldo afoso.
In inverno ci fa sentire un freddo umido che penetra nelle ossa. Inoltre, un tasso di umidità alto in casa aiuta la formazione di muffe e batteri nocivi, che possono indebolire il nostro organismo.
Al contrario, se l’umidità scende sotto il 20%, l’aria diventa troppo secca e può provocare vari problemi che vanno dalla secchezza alle fauci e delle vie respiratorie, ai rischi di infiammazione,
al fastidio a respirare e a produrre saliva.
Regolare temperatura ed umidità in casa ci aiuta ad ammalarci di meno e a respirare meglio.
3. Evitare le concentrazioni di acari nell’aria. Occhio ai condizionatori! I filtri vanno puliti spesso e con cura, seguendo le istruzioni riportate sul libretto dell’apparecchio. Il rischio se si trascurano è di diffondere nei locali batteri, muffe e funghi, che possono scatenare reazioni allergiche.
4. Creare un angolo verde per diminuire l’inquinamento. Le piante sono belle, colorate, arredano e rendono più viva la nostra casa, e inoltre ci aiutano a stare meglio. Lo ha dimostrato la Nasa già negli anni Ottanta con uno studio sulle capacità delle piante da appartamento di purificare l’aria. Le piante, come è noto, attraverso la fotosintesi clorofilliana assorbono anidride carbonica e rilasciano ossigeno, ma pochi sanno che molte di esse, grazie a dei particolari enzimi, riescono a neutralizzare sostanze organiche volatili (VOC) che stazionano nelle nostre case.
Un modo semplice per depurare l’aria è quello di posizionare tre o quattro piante nelle stanze dove è più concentrato il tasso di inquinamento domestico, come la cucina e il salotto, evitando, però, le camere da letto. Attenzione alla scelta delle piante, alcune sono meglio di altre, il Ficus, per esempio, è un ottimo mangiafumo e il Filodendro, la Dracena, il Pothos migliorano notevolmente la qualità dell’aria interna.
5. Prestare attenzione all’arredamento, anche i mobili devono essere “sani”. Va preferito un arredamento trattato con resine naturali al posto delle vernici con il piombo, che alla lunga possono risultare tossiche per organi vitali come il cuore e reni.
6. Ogni stanza deve avere la giusta illuminazione. L’invenzione dell’elettricità ha cambiato il nostro modo di vivere, ha portato la luce nelle nostre case. È facile averla, basta premere un interruttore, ma è diversa dalla luce naturale. La luce del sole cambia continuamente di intensità, di colore, di tono; l’illuminazione artificiale, perciò, deve riprodurre, per quanto possibile, queste caratteristiche. Tradizionalmente la luce elettrica nelle nostre abitazioni è arrivata con un lampadario appeso al centro del soffitto di una stanza che produce una luce statica, sempre uguale. È opportuno aggiungere altre fonti luminose a quella del lampadario, per creare ambienti migliori per il nostro benessere. Tenendo presente le preferenze di ognuno, si può dire che in generale l’illuminazione diretta (quella in cui si vede la fonte di luce) è sconsigliabile, perché attira l’attenzione e dà fastidio agli occhi.
I ritmi biologici dell’uomo e di tutti gli essere viventi in genere, in natura, da sempre, sono scanditi dal ciclo giorno-notte, luce-buio. È evidente, quindi, il ruolo che la luce e, di conseguenza, l’illuminazione svolgono sul nostro umore, sul nostro benessere, sul nostro equilibrio psichico.
7. Cromoterapia. Benessere psicofisico e colore sono collegati. Affermazione su cui concordano antiche tradizioni e scienziati contemporanei: i colori degli ambienti in cui viviamo possono aiutarci a stare meglio. La nostra pelle è sensibile alla luce ed è in grado di filtrare le radiazioni differenti emesse dai colori, come fa con i raggi solari. I colori vengono percepiti dall’organismo, che li trasforma in energia chimica. Alcuni colori hanno un effetto energizzante, altri rilassante. È, perciò, molto importante scegliere i colori giusti per ogni stanza. In generale i colori caldi sono preferibili nelle stanze destinate alle attività diurne, mentre nelle camere da letto vanno meglio quelli freddi, che aiutano il riposo.
8. Difendersi dal rumore. Una casa silenziosa può aiutare il nostro benessere. Il rumore, non per nulla, è considerato tra le cause principali dell’inquinamento ambientale. I rumori possono provocare stordimento, mal di testa e problemi all’udito, ma anche di peggio: quando è eccessivo, infatti, il rumore provoca un aumento della pressione arteriosa, della frequenza cardiaca e dell’attività di tiroide. A livello psicologico può causare disturbi del sonno, con conseguente ansia, depressione, aumento dell’aggressività e un senso di fastidio generale. Oltre a eccitabilità, mal di testa e fatica mentale.
Quanto sono forti i rumori? Il tic-tac di un orologio, mediamente, ha un’intensità di 20 dB, il ronzio di un frigorifero 40 dB, una conversazione normale 60 dB, il rumore del traffico 80 dB, il motore di una moto o di un tosaerba 100 dB, un concerto rock e alcune attività lavorative possono superare i 100 dB; un aereo al momento del decollo supera i 120 dB e, quindi, la soglia del dolore. Dobbiamo difendere la nostra casa con sistemi fonoassorbenti e, soprattutto, posizionando le zone destinate al riposo nelle parte più silenziosa dell’abitazione.