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Il sonno e i suoi segreti
Il sonno è lo stato in cui passiamo un terzo della nostra vita, eppure quello dei sogni è un mondo che la scienza non ha ancora finito di esplorare e da cui vengono sempre nuove scoperte. Difficile persino dare una definizione corretta del sonno. Certamente è uno stato di riposo profondo, opposto alla veglia, in cui c’è una ridotta reattività agli stimoli ambientali, si sospendono le relazioni con l’esterno e il sistema nervoso è coinvolto in cambiamenti straordinariamente complessi.
È certo che la mancanza di un sonno adeguato è addirittura incompatibile con la vita. Ma le teorie per spiegare le ragioni di questo bisogno sono tante e diverse, e ancora nessuna prevale sulle altre. Oggi la medicina e la scienza dedicano grandi quantità di tempo e di risorse per studiare il sonno e scoprono sempre nuove ricadute del riposo notturno su tutti gli aspetti della vita. Non abbiamo mai dato tanta importanza al sonno come in questi anni, eppure c’è un paradosso: le persone che lamentano di dormire poco e male sono sempre di più.
Un tempo era tutto più semplice: ci si alzava all’alba e si andava a letto al tramonto. La natura dettava i ritmi delle nostre giornate, della veglia e del riposo. Oggi le nostre tabelle di marcia non tengono conto di tutto questo: le nostre esistenze sono frenetiche, piene di impegni da mantenere e compiti da svolgere; ogni vuoto va riempito, i momenti in cui non abbiamo nulla da fare li chiamiamo “tempi morti” e sentiamo il dovere di sfruttarli per fare altre cose, per produrre sempre di più.
La mente sembra non riposare mai. Anche quando ne avrebbero la possibilità, molte persone non ce la fanno a riposarsi, continuano a pensare alla propria giornata, agli impegni che le attendono, ai problemi da affrontare. E il corpo risponde, agitandosi anche sotto le coperte.
Nei casi più gravi, questo stato di stress si traduce in disturbi respiratori, muscolari o psicologici.
Per recuperare le energie il nostro corpo esige, a intervalli regolari, delle fasi di riposo profondo, in cui staccare dagli stimoli esterni così come dai pensieri ci assillano. Il sonno è vitale quanto
il nutrimento per rigenerare il corpo e la mente. La scienza ha ormai dimostrato che il sonno è fondamentale per memorizzare le informazioni apprese durante il giorno, che è il momento in cui la mente si libera delle nozioni superflue per fissare i ricordi.
La nostra fisiologia è fatta per portarci al sonno e noi spesso invece forziamo noi stessi a rimanere svegli e attivi per poter portare a termine mille impegni. Lo stesso fanno i nostri figli, fin da piccoli! Non deve sorprendere se a un certo punto il nostro corpo comincia a mandarci chiari segnali che gli manca qualcosa. Avvertiamo così problemi di memoria, cali di concentrazione, spossatezza generale: uno stato che aumenta la probabilità di infezioni, malattie nervose, cardiovascolari e respiratorie.
Rinunciare al sonno è sempre un grave errore, che avrà ricadute pesanti su tutto il nostro organismo. Ciò che pensiamo di guadagnare in termini di tempo, lo perderemo, e all’ennesima potenza, sotto il profilo della concentrazione, dell’efficienza, della reattività.
Ecco perché trascurare il sonno e l’ambiente in cui si dorme è una scelta che alla lunga mina il nostro benessere complessivo.
La privazione del sonno
Possiamo vivere senza dormire? La risposta è no, anche per brevi periodi di tempo, ed è supportata da numerose ricerche scientifiche. Uno studio interessante viene dalla Graduate Medical School della Duke-NUS di Singapore, che ha verificato gli effetti della mancanza di sonno su soggetti sani che cercano di rimanere svegli, come gli autotrasportatori che lavorano di notte. La ricerca ha rilevato che anche se il cervello, in questi casi, può elaborare semplici segnali visivi, risultano compromesse le aree visive superiori, quelle responsabili dell’attribuzione di un senso a ciò che vediamo. Insomma, anche se i soggetti privati del sonno inizialmente avevano un senso di competenza e sicurezza, in realtà mostravano seri deficit cognitivi.
Non è un caso che la privazione del sonno sia stata anche utilizzata come tecnica di tortura, perché porta a conseguenze terribili: deterioramento fisico, allucinazioni, perdita di orientamento, maggiore sensibilità al dolore e perdita di controllo della temperatura corporea.
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